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Beaver
Primo ufficiale




Messaggi: 550

Lasciato il  - 01 Jun 2009 :  22:44:50  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
quote:
Originally posted by Cesco lo Jedi

Una domanda: ma se il transponder ha un'avaria, l'aereo non può comunque venire rilevato da un radar a terra?


Purtroppo data l'estenzione delle aree oceaniche al momento non esiste radar capace di coprire un raggio così grande. Vi ricordo che per le tratte transoceaniche proprio per questo motivo si ricorre al cosidetto "controllo procedurale"!
A riguardo abbiamo un pregevolissimo tutorial qui in mediterranea a cura di Max Basile: tutorial NAT - "volo transoceanico sul nord atlantico"


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luke234
Comandante




Italy
Messaggi: 1522

Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  00:29:39  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
Grave guasto tecnico dopo una forte turbolenza...o piu' turbolenze...

oppure solo un grave guasto tecnico...all'impianto elettrico...

anche perche nello stesso giorno sono passati altri 40 aerei per la stessa rotta....

Luke
Med150
HUB Roma

Master





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satoshi80
Comandante




Italy
Messaggi: 1227

Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  03:06:56  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Originally posted by Kletten

Ne sapete una in più del diavolo!!!
Comunque non è ipotizzabile che sia stato un attentato?

Kletten
[/quote]

Io propendo per un'ipotesi di questo tipo. Per i motivi che di seguito vi elenco:

1- Prima di tutto l'equipaggio non ha comunicato al controllo oceanico nessun tipo di emergenza;
2- L'ipotesi di un fulmine che abbia in un qualche modo "guastato" l'aeromobile è da esclusere per i motivi ben descritti da Gianluca e Giulio;
3- Il fatto l'equipaggio non abbia avuto modo di comunicare eventuali avarie lascia pensare ad un evento improvviso ed inaspettato da parte dello stesso;
4- L'Airbus A330 è dotato di un radar meteo, per cui il comandante, se avesse ritenuto che il fronte di turbolenza in prossimità potesse essere in un qualche modo pericoloso per la sicurezza del volo, avrebbe potuto sicuramente deviare la rotta per evitare i cumulonembi;
5- I resti dell'aereo non si trovano. Questo è un indizio a mio avviso importante. Se l'aereo fosse caduto per un cedimento strutturale dovuto ad un fulmine, in superficie si dovrebbero trovare almeno le superfici piatte dell'aeromobile stesso, per esempio parti di ali o del timone di coda. Nel 1998, al largo di Halifax in Canada, un MD-11 della SwissAir si schiantò in mare per le conseguenze di un incendio a bordo. Gli indicatori di stabilità e di velocità ritrovati, mostrarono che l'aeroplano si schiantò sull'acqua a 300 nodi con 20 gradi di beccheggio e 110 di rollio, praticamente a testa in giù. Eppure, anche in quel caso, furono ritrovati galleggianti i resti dell'aereo. Questo è l'esempio più significativo, dato che lo schianto del SwissAir è stato particolarmente violento. Ma anche altri precedenti dimostrano che non è possibile NON trovare resti dell'aeromobile. Un esempio a sostegno della mia teoria è Ustica. In quella sciagura non furono ritrovati resti partiolarmente significativi dell'aeromobile. Furono piuttosto individuate delle chiazze di carburante in superficie. In quel caso, è stato dimostrato abbastanza chiaramente che l'aereo è stato abbattuto, da chi non è stato ancora del tutto appurato.

Sarà una mia impressione, ma credo che in questa storia c'è qualcosa che non quadra....




Modificato da - satoshi80 il 02 Jun 2009 03:07:57
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Kletten
Comandante Istruttore




Switzerland
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  07:07:06  Mostra Profilo  Visita Kletten's Homepage  Click per vedere l' indirizzo MSN Messenger di Kletten  Rispondi con Citazione
Mi ricordo Alifax... avevo solo due anni...terribile... hai ragione...

Kletten

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med826
Primo ufficiale




Italy
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  08:20:58  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
per essere precisi le NAT (North Atlantic Tracks)non rientrano nella rotta del volo in oggetto poiché attraversa l'atlantico a sud; si seguono le tradizionali aerovie

Massimiliano Pidò MED0826 Hub Malpensa

Modificato da - med826 il 02 Jun 2009 08:26:24
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Giulio
Vice Amministratore




Lazio
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  09:34:38  Mostra Profilo  Visita Giulio's Homepage  Rispondi con Citazione
quote:
Originally posted by satoshi80
Io propendo per un'ipotesi di questo tipo. Per i motivi che di seguito vi elenco:

1- Prima di tutto l'equipaggio non ha comunicato al controllo oceanico nessun tipo di emergenza;
2- L'ipotesi di un fulmine che abbia in un qualche modo "guastato" l'aeromobile è da esclusere per i motivi ben descritti da Gianluca e Giulio;
3- Il fatto l'equipaggio non abbia avuto modo di comunicare eventuali avarie lascia pensare ad un evento improvviso ed inaspettato da parte dello stesso;
4- L'Airbus A330 è dotato di un radar meteo, per cui il comandante, se avesse ritenuto che il fronte di turbolenza in prossimità potesse essere in un qualche modo pericoloso per la sicurezza del volo, avrebbe potuto sicuramente deviare la rotta per evitare i cumulonembi;
5- I resti dell'aereo non si trovano. Questo è un indizio a mio avviso importante. Se l'aereo fosse caduto per un cedimento strutturale dovuto ad un fulmine, in superficie si dovrebbero trovare almeno le superfici piatte dell'aeromobile stesso, per esempio parti di ali o del timone di coda. Nel 1998, al largo di Halifax in Canada, un MD-11 della SwissAir si schiantò in mare per le conseguenze di un incendio a bordo. Gli indicatori di stabilità e di velocità ritrovati, mostrarono che l'aeroplano si schiantò sull'acqua a 300 nodi con 20 gradi di beccheggio e 110 di rollio, praticamente a testa in giù. Eppure, anche in quel caso, furono ritrovati galleggianti i resti dell'aereo. Questo è l'esempio più significativo, dato che lo schianto del SwissAir è stato particolarmente violento. Ma anche altri precedenti dimostrano che non è possibile NON trovare resti dell'aeromobile. Un esempio a sostegno della mia teoria è Ustica. In quella sciagura non furono ritrovati resti partiolarmente significativi dell'aeromobile. Furono piuttosto individuate delle chiazze di carburante in superficie. In quel caso, è stato dimostrato abbastanza chiaramente che l'aereo è stato abbattuto, da chi non è stato ancora del tutto appurato.

Sarà una mia impressione, ma credo che in questa storia c'è qualcosa che non quadra....




Concordo anch'io... Più di qualcosa non quadra

Max ha perfettamente Ragione... Altrimenti non si sarebbero chiamate NAT

Ciao!
Giulio

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Beaver
Primo ufficiale




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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  09:59:59  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
Sui primi 4 punti concordo in pieno, sul 5 c'è anche da tener conto che un aereo che precipita in mare senza controllo, a quella velocità ha talmente tanta energia da dissipare che il contatto col mare è come impattare su una lastra di cemento. Comunque sia effettivamente allo stato delle cose non è da escludere a priori anche l'ipotesi bomba. Ma ripeto, allo stato delle cose rimaniamo nel campo delle ipotesi e congetture. Dalle ultime notizie pare abbiano trovato l'area dell'impatto. A giorni ne sapremo sicuramente di più
@Max e Giulio:
Forse mi sono spiegato male, ma l'invito a leggere il documento sulle NAT non era riferito al discorso di rotta NORD ATLANTICA in sè evidentemente (infatti mi pare di aver parlato di esempio di rotta transoceanica). Quello che mi premeva sottolineare è quanto riportato in generale nell'introduzione del documento stesso ovvero la necessità di ricorrere a procedure di controllo particolare laddove le coperture radar non permettono quello usuale. Che poi siano NAT, PACS, AUSOTS o quant'altro il principio alla base rimane lo stesso. Tant'è che per il volo in questione è stato detto che l'aereo ha cominciato ad avere problemi nella fase della rotta in cui usciva dalla portata dei radar brasiliani e sarebbe entrato di lì a poco nel raggio dei radar senegalesi.


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Giulio
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Lazio
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  10:05:37  Mostra Profilo  Visita Giulio's Homepage  Rispondi con Citazione
quote:
Originally posted by Beaver

@Max e Giulio:
Forse mi sono spiegato male, ma l'invito a leggere il documento sulle NAT non era riferito al discorso di rotta NORD ATLANTICA in sè evidentemente (infatti mi pare di aver parlato di esempio di rotta transoceanica). Quello che mi premeva sottolineare è quanto riportato in generale nell'introduzione del documento stesso ovvero la necessità di ricorrere a procedure di controllo particolare laddove le coperture radar non permettono quello usuale. Che poi siano NAT, PACS, AUSOTS o quant'altro il principio alla base rimane lo stesso. Tant'è che per il volo in questione è stato detto che l'aereo ha cominciato ad avere problemi nella fase della rotta in cui usciva dalla portata dei radar brasiliani e sarebbe entrato di lì a poco nel raggio dei radar senegalesi.




Sbaglio o si chiamano PACOTS? (oltre ai suoi sottogruppi NOPAC, CEP, CENPAC e SOPAC)

Comunque appena ho 5 minuti butto giù una dispensina anche su queste

Ciaooo!
Giulio

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Modificato da - Giulio il 02 Jun 2009 10:07:02
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Beaver
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  10:09:25  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
Bravo Giulio, stavolta sulla grammatica almeno sei stato più attento: vero, si chiamano PACOTS (Pacific Organized Track System)
P.S.
non sarebbe male infatti qualche documentino su queste altre procedure. Interessante



Modificato da - Beaver il 02 Jun 2009 10:13:19
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Giulio
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  10:12:54  Mostra Profilo  Visita Giulio's Homepage  Rispondi con Citazione
Tra l'altro in rete e in Italiano non ci sono... Sicuramente potrebbe essere un buon apporto alla comunità

Ciaooo!
Giulio

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SimonDJ83
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  11:22:29  Mostra Profilo  Click per vedere l' indirizzo MSN Messenger di SimonDJ83  Rispondi con Citazione
Confermo che ieri sera al tg hanno detto che l'A330 si trovava esattamente nel punto di buio tra i due radar... C'è una piccola cosa che nessuno ha ancora segnalato, sempre al tg, si è parlato di un'abissamento approsimativo di 10000 metri di profondità. Parliamo tutti di mare ma non è un mare è un'oceano le dimensioni sono un po' più grossine e soprattutto profonde.
Comunque confermo anche che l'ipotesi del fulmine è stata scartata anche dagli esperti intervistati al tg proprio per il motivo che è stato descritto nei post precedenti.
Nessuno sà quanto è profonda la zona? Non dimentichiamoci che il tempo va avanti e l'aereo s'inabissa sempre più.

**Fly is my life**






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Cesco lo Jedi
Tecnico di terra



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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  11:29:12  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
Pare che il comandante di un cargo francese abbia avvistato i resti dell'A330 al largo del Senegal.

MED1352
First Captain Francesco Lisi
HUB Milano


Voliamo in alto per non lasciar cadere il mondo in basso
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Giulio
Vice Amministratore




Lazio
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  11:30:39  Mostra Profilo  Visita Giulio's Homepage  Rispondi con Citazione
Non vorrei dire un orrore, ma credo che la scatola Nera (sino ad esaurimento batteria e almenochè non sia stata gravemente danneggiata) dovrebbe inviare un segnale radio che ne permetta il recupero.

Di preciso non so quanto sia profondo in quel tratto l'oceano Atlantico, ma posso dirti che la sua profondità media si approssima ai 4.000 metri

Ciao
Giulio

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Giulio
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  11:52:31  Mostra Profilo  Visita Giulio's Homepage  Rispondi con Citazione
quote:
Originally posted by Giulio

Non vorrei dire un orrore, ma credo che la scatola Nera (sino ad esaurimento batteria e almenochè non sia stata gravemente danneggiata) dovrebbe inviare un segnale radio che ne permetta il recupero.



Confermo quanto ho detto:

La scatola nera è composta da tre parti fondamentali: il bulbo, l'elettronica, l'ULB.

Il bulbo è l'involucro metallico spesso alcune decine di millimetri, resistente a elevate pressioni e temperature che contiene al suo interno il registratore vero e proprio. Un tempo il registratore era a nastro metallico e il bulbo era vincolato con giunti elastici per ridurre le vibrazioni. Nelle moderne scatole nere il registratore utilizza invece delle memorie allo stato solido.

L'elettronica sovrintende le funzioni di interfacciamento con il resto dell'avionica, gestisce la scrittura e verifica dei dati in memoria, l'alimentazione del motore che trascina il nastro (dove presente) e gestisce anche l'interfaccia con cui è possibile leggere i dati contenuti all'interno della scatola nera.

L'ULB (acronimo per Underwater Locator Beacon) è un dispositivo che in caso di contatto con l'acqua inizia ad emettere un segnale che facilita la localizzazione della scatola nera. Per funzionare si avvale dell'energia fornita da una pila collocata al suo interno.
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satoshi80
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  12:27:43  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
quote:
Originally posted by Kletten

Mi ricordo Alifax... avevo solo due anni...terribile... hai ragione...

Kletten



Per stemperare un pò la situazione...
Egon, nel 1982 avevo due anni anch'io e l'Italia di Rossi vinceva il Mondiale, ma ti giuro che non mi ricordo nemmeno per sbaglio!! E tu invece ti ricordi di Halifax??



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Kletten
Comandante Istruttore




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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  12:44:37  Mostra Profilo  Visita Kletten's Homepage  Click per vedere l' indirizzo MSN Messenger di Kletten  Rispondi con Citazione
3 Settembre 1998, non 1982...

Comunque ad una certa profondità dicono che le scatole nere siano "mute", o così dicono gli esperti alla radio...
Pensavano anche ad un'attacco militare, ma l'hanno escluso subito...
C'è veramente qualcosa che non quadra...

Kletten

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satoshi80
Comandante




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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  12:47:00  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
quote:
Originally posted by Kletten

3 Settembre 1998, non 1982...





Si, d'accordo...io sono nato nel 1980 però...



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SimonDJ83
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  13:26:45  Mostra Profilo  Click per vedere l' indirizzo MSN Messenger di SimonDJ83  Rispondi con Citazione
Mi è arrivata ora una comunicazione da TIM spot il servizio di info della TIM...
Gli italiani dispersi dell'Airbus 330 sono 10:
3 veneti
3 trentini
3 altotesini
e una bolognese

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doncuccu
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  15:37:26  Mostra Profilo  Rispondi con Citazione
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Originally posted by Giulio

Tra l'altro in rete e in Italiano non ci sono... Sicuramente potrebbe essere un buon apporto alla comunità

Ciaooo!
Giulio



anticipatamente grazie!!




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Kletten
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Lasciato il  - 02 Jun 2009 :  17:07:56  Mostra Profilo  Visita Kletten's Homepage  Click per vedere l' indirizzo MSN Messenger di Kletten  Rispondi con Citazione
Ach! E 6 Svizzeri Che comunque anche se fossero giapponesi mi dispiacerebbe lo stesso OVVIAMENTE
Comunque della storia di Alifax me ne ricordo perchè me l'avevano raccontato... ma non tanto dopo...

Kletten

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