FOTO TAPPA 19
Tramonto sull'Everest e partenza per Dheli

L'occasione di essere a Kathmandu e di poter fare un giro sulle montagne più alte del mondo e sulle piste più difficili del mondo non capita tutti i giorni, pertanto decido di approfittare anche per provare il nuovo Cessna 310 in condizioni difficili. Ne approfitto anche per ripercorrere una vecchia tratta del Medit Adventure e precisamente l'ADV n.2.

Il tempo sembra ottimo e mentre la luna sorge all'orizzonte prendo quota volando a ovest verso il radiofaro di Lamidada. Sulla coda dell'aereo c'è scritto Isaiah 40:31 con un aquila stilizzata.  Vado a leggerne il significato sulla Bibbia e trovo: Ma quelli che sperano nel Signore rinnovano le loro forze, mettono ali come aquile, corrono senza affaticarsi, camminano senza stancarsi.

Superata Lamidada punto a nord e inizio a risalire la valle del Khumbu. Quando la pista di Lukla appare fa un certo effetto. Atterrando sulla pista 7 ho anche un leggero vento in coda ma non credo ci siano altre possibilità. In alternativa si può solo tornare indietro.

Cerco quindi di inquadrare bene la pista e di diminuire al minimo la velocità secondo le specifiche ma tenendo conto della quota elevata. Non oso pensare ad una riattaccata.

In finale l'aereo comincia ad ondeggiare, probabilmente anche per un po' di turbolenza, per la velocità bassa e per l'aria rarefatta. Non so se avete mai osservato il volo di un beccaccino che non riesce ad andare dritto perché privo di coda... praticamente uguale.

Ma ormai sono deciso a portare il "beccaccino" a casa e quindi continuo la discesa arrivando sulla pista un po' alla Indiana Jones ...

... ma senza danni! Il beccaccino è salvo!

Riprendo fiato qualche minuto (mi rendo conto solo ora che avevo praticamente smesso di respirare dal corto finale in poi) ;-) cambio il piano di volo e mi preparo a ripartire.

Questa volta se non altro ho il vento favorevole.

Dopo un ampio giro per prendere quota punto nuovamente a nord verso l'alta valle del Khumbu fino a raggiungere le pendici del Tetto del Mondo!

Siamo ormai al tramonto e i ghiacci dell'Everest si tingono di uno spettacolare colore rosa. L'aereo, sebbene non si sia dimostrato stabilissimo in atterraggio, dimostra di avere una ottima potenza nei motori considerando che lo stiamo collaudando in condizioni estreme.

Non riesco tuttavia a raggiungere i 9000 metri della vetta e sono costretto a girarci intorno. Ci appare così l'immensa muraglia della sua parete Nord che, anche per via della stagione ci appare totalmente in ombra. Su questa immensa montagna, raggiunta per la prima volta nel '53 da Edmund Hillary e dallo sherpa Tensing Norgay, sono ormai saliti quasi 2000 tra i più forti alpinisti del mondo e quasi 200 sono morti. Molti di essi giacciono ancora lassù.

Mi spingo ancora verso est fino a raggiungere il Makalù (8463 m.) ma poi si alza un vento fortissimo, a oltre 80 nodi e con una certa turbolenza. Quindi mi affretto a tornare verso Kathmandu.

Durante il ritorno posso assistere ad uno spettacolare tramonto che rende ancora più suggestivo questo magnifico volo sul Tetto del Mondo.

Un dettaglio dell'interno del Cessna 310 al tramonto e con la strumentazione illuminata.
Discesa verso Kathmandu.
Ormai il beccaccino, trasformato in aquila può tornare al suo nido.

Il giorno seguente è il momento di lasciare anche Kathmandu per proseguire per le ultime tappe dell'Award WT.

Dopo un volo relativamente breve...
Raggiungo Delhi dove faccio sosta fino alla prossima tappa.

CONTINUA