L'occasione di
essere a Kathmandu e di poter fare un giro sulle montagne più alte del
mondo e sulle piste più difficili del mondo non capita tutti i giorni,
pertanto decido di approfittare anche per provare il nuovo Cessna 310 in
condizioni difficili. Ne approfitto anche per ripercorrere una vecchia
tratta del
Medit Adventure e precisamente l'ADV n.2. |
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Il tempo sembra
ottimo e mentre la luna sorge all'orizzonte prendo quota volando a ovest
verso il radiofaro di Lamidada. Sulla coda dell'aereo c'è scritto Isaiah
40:31 con un aquila stilizzata. Vado a leggerne il significato
sulla Bibbia e trovo: Ma quelli che sperano nel Signore rinnovano le
loro forze, mettono ali come aquile, corrono senza affaticarsi,
camminano senza stancarsi. |
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Superata Lamidada
punto a nord e inizio a risalire la valle del Khumbu. Quando la pista di
Lukla appare fa un certo effetto. Atterrando sulla pista 7 ho anche un
leggero vento in coda ma non credo ci siano altre possibilità. In
alternativa si può solo tornare indietro. |
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Cerco quindi di
inquadrare bene la pista e di diminuire al minimo la velocità secondo le
specifiche ma tenendo conto della quota elevata. Non oso pensare ad una
riattaccata. |
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In finale l'aereo
comincia ad ondeggiare, probabilmente anche per un po' di turbolenza,
per la velocità bassa e per l'aria rarefatta. Non so se avete mai
osservato il volo di un beccaccino che non riesce ad andare dritto
perché privo di coda... praticamente uguale. |
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Ma ormai sono
deciso a portare il "beccaccino" a casa e quindi continuo la discesa
arrivando sulla pista un po' alla Indiana Jones ... |
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... ma senza danni!
Il beccaccino è salvo! |
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Riprendo fiato
qualche minuto (mi rendo conto solo ora che avevo praticamente smesso di
respirare dal corto finale in poi) ;-) cambio il piano di volo e mi
preparo a ripartire. |
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Questa volta se non
altro ho il vento favorevole. |
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Dopo un ampio giro
per prendere quota punto nuovamente a nord verso l'alta valle del Khumbu
fino a raggiungere le pendici del Tetto del Mondo! |
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Siamo ormai al
tramonto e i ghiacci dell'Everest si tingono di uno spettacolare colore
rosa. L'aereo, sebbene non si sia dimostrato stabilissimo in
atterraggio, dimostra di avere una ottima potenza nei motori
considerando che lo stiamo collaudando in condizioni estreme. |
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Non riesco tuttavia
a raggiungere i 9000 metri della vetta e sono costretto a girarci
intorno. Ci appare così l'immensa muraglia della sua parete Nord che,
anche per via della stagione ci appare totalmente in ombra. Su questa
immensa montagna, raggiunta per la prima volta nel '53 da Edmund Hillary
e dallo sherpa Tensing Norgay, sono ormai saliti quasi 2000 tra i più
forti alpinisti del mondo e quasi 200 sono morti. Molti di essi
giacciono ancora lassù. |
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Mi spingo ancora
verso est fino a raggiungere il Makalù (8463 m.) ma poi si alza un vento
fortissimo, a oltre 80 nodi e con una certa turbolenza. Quindi mi
affretto a tornare verso Kathmandu. |
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Durante il ritorno
posso assistere ad uno spettacolare tramonto che rende ancora più
suggestivo questo magnifico volo sul Tetto del Mondo. |
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Un dettaglio
dell'interno del Cessna 310 al tramonto e con la strumentazione
illuminata. |
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Discesa verso
Kathmandu. |
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Ormai il beccaccino,
trasformato in aquila può tornare al suo nido. |
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Il giorno seguente
è il momento di lasciare anche Kathmandu per proseguire per le ultime
tappe dell'Award WT. |
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Dopo un volo
relativamente breve... |
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Raggiungo Delhi dove
faccio sosta fino alla prossima tappa. |
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