Entrata sulla pista 29 di BIKF |
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Dopo il decollo
trovo altri piloti Medit in volo e mi metto a chiacchierare con loro vi a testo. |
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Durante la crociera
programmo bene l'FMC e poi continuo la chiacchierata che alla fine facciamo via voce con
Max e Pippo. |
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Sono abbastanza
distratto dalla chiacchierata e mi accorgo in ritardo che la procedura dispone solo del
LOC e quindi appena la visibilità lo consente ed ho la pista in vista, per evitare una
riattaccata poco piacevole, stacco tutto e porto giù il "ferro da stiro" a
mano. Per fortuna l'atterraggio è ugualmente perfetto anche se un po' rocambolesco e i
passeggeri non si sono accorti di nulla! ;-) |
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Parcheggio
rapidamente e faccio sosta fino alla prossima tappa. |
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Il giorno seguente
decido di partire al mattino molto presto (4.45 locali) per il lungo volo che ci
permetterà di completare la nostra traversata atlantica e di raggiungere Baie Comeau
in Canada (Quebec). |
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L'aereo è bello carico sia di
carburante che di passeggeri. Cerco quindi di sfruttare tutta la pista per il decollo. |
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Ho deciso di partire
al mattino presto per esigenze di fuso orario ma anche perché speravo di assistere al
fenomeno delle aurore boreali che a queste latitudini è molto frequente. Infatti, dopo
pochi minuti, inizia lo spettacolo che compensa il sacrificio di volare al buio. La
fotografia non rende sicuramente giustizia a questo effetto di fs, ma è sempre meglio che
niente. |
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Scendendo lungo la
costa della Groenlandia i venti sono modesti ma raggiunto il mare di Labrador inizia a
soffiare un forte vento contrario a oltre 100 nodi, abbastanza tipico in questo tipo di
traversate. Sulla tabella di marcia avevo calcolato questa evienienza ma cerco
comunque di aumentare al massimo possibile la velocità per non arrivare in ritardo. Nella
foto il mio 737 "privato" illuminato dalla luna. |
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Dopo tanti
atterraggi in manuale, decido di sfruttare un po' le potenzialità del mio 737. Dopo aver
programmato bene l'FMC inizio la discesa verso la pista. Le condizioni sono abbastanza
severe, vento al traverso a 20 nodi e forte turbolenza. Stando con una mano sui comandi
pronto ad intervenire, decido di fargli fare tutto da solo e dopo un perfetto FLARE tocca
la pista a -256 ft/mn. Certo, a mano si può fare meglio, ma per essere un atterraggio
computerizzato in condizioni non banali, non ci si può lamentare. Il 737-900 New
Generation dimostra quindi di essere veramente un aereo affidabile in tutte le condizioni,
sia in manuale che in automatico. |
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Subito dopo il tocco
aziono i reverse che mantengo fino ad 80 nodi e poi continuo fino a raggiungere un punto
adatto al contropista. |
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Raggiungo quindi il parcheggio dove
faccio sosta. |
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Appena fa luce si scatena una bufera di
neve. |
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Senza esitare partiamo immediatamente
per New York. |
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Il decollo non è banale per il
fortissimo vento trasversale a raffiche. |
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Salendo di quota, il fronte della
perturbazione ci appare in tutta la sua grandezza. |
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Arrivati a New York le condizioni meteo
migliorano. |
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E atterro senza problemi. |
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Ci fermiamo quindi al gate dove
facciamo sosta per la notte. |
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