FOTO TAPPE 05 - 06  - 07

Islanda - Groenlandia - Canada - New York

Entrata sulla pista 29 di BIKF
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Dopo il decollo trovo altri piloti Medit in volo e mi metto a chiacchierare con loro vi a testo.

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Durante la crociera programmo bene l'FMC e poi continuo la chiacchierata che alla fine facciamo via voce con Max e Pippo.

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Sono abbastanza distratto dalla chiacchierata e mi accorgo in ritardo che la procedura dispone solo del LOC e quindi appena la visibilità lo consente ed ho la pista in vista, per evitare una riattaccata poco piacevole, stacco tutto e porto giù il "ferro da stiro" a mano. Per fortuna l'atterraggio è ugualmente perfetto anche se un po' rocambolesco e i passeggeri non si sono accorti di nulla! ;-)

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Parcheggio rapidamente e faccio sosta fino alla prossima tappa.

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Il giorno seguente decido di partire al mattino molto presto (4.45 locali)  per il lungo volo che ci permetterà di completare la nostra traversata atlantica e di raggiungere Baie Comeau in  Canada (Quebec).

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L'aereo è bello carico sia di carburante che di passeggeri. Cerco quindi di sfruttare tutta la pista per il decollo.
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Ho deciso di partire al mattino presto per esigenze di fuso orario ma anche perché speravo di assistere al fenomeno delle aurore boreali che a queste latitudini è molto frequente. Infatti, dopo pochi minuti, inizia lo spettacolo che compensa il sacrificio di volare al buio. La fotografia non rende sicuramente giustizia a questo effetto di fs, ma è sempre meglio che niente.

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Scendendo lungo la costa della Groenlandia i venti sono modesti ma raggiunto il mare di Labrador inizia a soffiare un forte vento contrario a oltre 100 nodi, abbastanza tipico in questo tipo di traversate.  Sulla tabella di marcia avevo calcolato questa evienienza ma cerco comunque di aumentare al massimo possibile la velocità per non arrivare in ritardo. Nella foto il mio 737 "privato" illuminato dalla luna.

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Dopo tanti atterraggi in manuale, decido di sfruttare un po' le potenzialità del mio 737. Dopo aver programmato bene l'FMC inizio la discesa verso la pista. Le condizioni sono abbastanza severe, vento al traverso a 20 nodi e forte turbolenza. Stando con una mano sui comandi pronto ad intervenire, decido di fargli fare tutto da solo e dopo un perfetto FLARE tocca la pista a -256 ft/mn. Certo, a mano si può fare meglio, ma per essere un atterraggio computerizzato in condizioni non banali, non ci si può lamentare.  Il 737-900 New Generation dimostra quindi di essere veramente un aereo affidabile in tutte le condizioni, sia in manuale che in automatico.

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Subito dopo il tocco aziono i reverse che mantengo fino ad 80 nodi e poi continuo fino a raggiungere un punto adatto al contropista.

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Raggiungo quindi il parcheggio dove faccio sosta.
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Appena fa luce si scatena una bufera di neve.
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Senza esitare partiamo immediatamente per New York.
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Il decollo non è banale per il fortissimo vento trasversale a raffiche.
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Salendo di quota, il fronte della perturbazione ci appare in tutta la sua grandezza.
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Arrivati a New York le condizioni meteo migliorano.
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E atterro senza problemi.
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Ci fermiamo quindi al gate dove facciamo sosta per la notte.
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CONTINUA