Installiamo gli scenari e prendiamo un po' di
confidenza con l'ottimo ultraleggero che ci servirà
per andare a visitare i più suggestivi altiporti
delle Alpi Francesi con atterraggi su piste in
pendenza che richiedono una certa abilità di
pilotaggio durante decollo e atterraggio.
L'aereo è stato leggermente modificato montando il
turbocompressore sul motore per fornirgli un po' più
di potenza anche per decolli e atterraggi ad alta
quota. Dopo l'intallazione dell'aereo installare
quindi anche la patch Mediterranea fornita ai piloti
del TMMP.
Decollati da Aosta
prendiamo quota e seguiamo la valle verso Ovest in
direzione dell'imponente massiccio del
Monte Bianco
che dobbiamo superare sulla sinistra. Arrivati alle
sue pendici viriamo verso sinistra e seguiamo l'alta
valle fino a valicare sul versante francese nei
pressi del colle del Piccolo S. Bernardo (foto a
destra). L'altitudine ideale per valicare è intorno
ai 9500 piedi. Superato il valico scendiamo
rapidamente sul versante opposto per prua 324°,
superando la valle sottostante in direzione del
Monte Joly (2526 m.). Appena superato il monte, ci
apparirà la pista di Megeve che sorvoleremo
andandoci direttamente ad inserire nel circuito per
l'atterraggio, facendo ovviamente attenzione ad
eventuali altri aerei in decollo o in atterraggio.
L'atterraggio a Megeve non è molto difficile,
tuttavia la pista pur essendo abbastanza lunga, oltre che in pendenza, appare
piuttosto sconnessa e con brevi tratti pianeggianti
alternati ad altri in pendenza, per cui è necessario
atterrare e decollare a velocità ridotta, cercando
di assecondare le asperità della pista, per evitare
che l'aereo inizi a saltare causando danni al
carrello. Il nostro DA20 è comunque abbastanza
robusto. Nella foto a
destra si vede il ristorante dell'altiporto, sempre
che vi piaccia la cucina francese... :-) |