Restiamo nei
Caraibi per questo volo in due tappe in cui atterremo e poi
decolleremo da un aeroporto che è forse ancora più
difficile di quello del Costa Rica, perchè sebbene
la pista sia asfaltata è veramente cortissima!
Quindi fate molta attenzione.
L'aeroporto è arroccato a strapiombo su una
scogliera alta circa 20 m e fiancheggiato da rilievi
collinosi, è dotato di un'unica pista di volo
orientata 12/30 e lunga meno di 400 m (che ne fanno
l’infrastruttura del genere più corta al mondo).
Tali caratteristiche rendono lo scalo uno dei più
pericolosi al mondo.
L'aeroporto è hub della compagnia aerea Winair,
l'unica a servire l'isola con voli di linea: il
resto del traffico è costituito da voli charter
irregolari e velivoli privati.
I jet non possono atterrare a Saba per via della
pista corta. Il traffico è costituito quindi da
velivoli DHC-6, BN-2, elicotteri e al limite dai
poco più grandi Dash 7 DHC-7. Noi lo affronteremo
con il Grand Caravan.
A fianco della pista vi è
un piazzale di sosta con una piccola aerostazione.
In essa si trova la sede della compagnia Winair, un
ufficio di immigrazione, un piccolo corpo di vigili
del fuoco e una torre, non abilitata a svolgere la
funzione di controllo del traffico aereo (che spetta
all'Aeroporto di Sint Maarten), ma che si occupa
solo della sorveglianza dello scalo. A Saba non sono
disponibili riserve di carburante.